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Il Meglio Di Giorgio Gaber. 26 Grandi Successi Gio



26 brani, tutta la storia di Gaber ripercorsa attraverso i suoi più grandi successi.Dagli esordi più spensierati di 'Torpedo blu' e 'Il Riccardo' fino alle canzoni dell'ultimo periodo, più attente all'analisi politica e sociale ('Destra - Sinistra', 'Io Non Mi Sento Italiano').Una raccolta imperdibile per tutti gli appassionati del signor G e per tutti gli amanti della riflessione amara e allo stesso tempo ironica e spietata.


Per ogni spettacolo Gaber dedica circa quattro mesi di preparazione. La tournée dura otto mesi: il teatro impegna il cantante per dodici mesi all'anno. Quest'anno decide di fare qualcosa di diverso. Si dedica soprattutto alla sceneggiatura di un film. Quanto al teatro, è in scena con Giorgio Gaber-Recital, spettacolo antologico dove presenta il meglio del suo teatro-canzone.Decide di toccare quelle piazze che negli anni precedenti non era riuscito a raggiungere. La tournée infatti non tocca le grandi città.Il progetto del film viene rimandato.




il meglio di giorgio gaber. 26 grandi successi gio



Nell'aprile del 1961 Mina parte per la Spagna, dove viene accolta al meglio[36] e nel mese di maggio, accompagnata dal maestro Bruno Canfora, intraprende un tour in Giappone. Nel paese del Sol levante, infatti, canzoni come Tintarella di luna e Il cielo in una stanza erano già popolarissime. Anche il musicarello Appuntamento ad Ischia aveva riscosso grande successo nelle sale cinematografiche. Per l'occasione Canfora compose la hit Anata to watashi (Tu ed io), che Mina interpretò in giapponese insieme ad altri successi. Ancora un trionfo.[37]


Il 1966 si apre con la pubblicazione di un 45 giri che comprende due delle canzoni partecipanti a Sanremo di quell'anno: Una casa in cima al mondo (presentata da Pino Donaggio e Claudio Villa) e Se tu non fossi qui (di Carlo Alberto Rossi e della moglie Marisa Terzi, presentata da Peppino Gagliardi e Pat Boone). Come ormai d'abitudine, Mina recupera i brani "festivalieri" che le sembrano più adatti facendoli divenire grandi successi personali.


Fra la primavera e l'estate del 1968 escono, editi dalla PDU, i singoli Un colpo al cuore / Allegria e Regolarmente / Fantasia: Mina è alla ricerca di un brano che possa riportarla nelle primissime posizioni della hit-parade, cosa che per il momento sembra non accadere malgrado la massiccia promozione televisiva. Nel mese di giugno esce Le più belle canzoni italiane interpretate da Mina, un allegato per gli abbonati delle riviste Amica, La domenica del corriere e Tribuna illustrata: le dodici canzoni comprese nell'album erano state scelte dai lettori delle tre riviste, che dovevano indicare quali canzoni avrebbe dovuto incidere Mina, da una rosa di ottanta canzoni, fra le più gradite della musica leggera italiana. L'LP è uno dei più ricercati in assoluto dai collezionisti. Fra le riletture più famose di quest'album, vi è sicuramente La voce del silenzio, brano composto dal maestro Elio Isola, altra canzone recuperata da Sanremo '68 (era stata presentata da Tony Del Monaco e Dionne Warwick), divenuta del tempo uno dei grandi classici della musica italiana, grazie all'interpretazione di Mina. La voce del silenzio è la prima canzone incisa da Mina a essere stata firmata da Paolo Limiti (che ha scritto il testo), amico ed autore di fiducia della cantante a cavallo degli anni sessanta e settanta. Nel mese di luglio, Mina partecipa per la prima volta a Senza Rete, programma registrato all'Auditorium RAI di Napoli, in cui canta una selezione dei suoi grandi successi, unitamente ad altri brani da lei recentemente incisi (Cry, Se stasera sono qui, Deborah, Un colpo al cuore). Inoltre esegue Amore, amore, amore, amore accompagnata da Piero Piccioni al pianoforte, e duetta in Goganga con Giorgio Gaber.


Nel mese di giugno, Mina registra una seconda puntata di Senza Rete, dov'è affiancata ancora una volta da Giorgio Gaber (che l'accompagnerà anche in tournée) e dove presenta i due brani dell'ultimo 45 giri, dinanzi all'entusiasmo generale della platea. Non credere rimarrà per tutta la stagione estiva ai vertici dell'hit-parade, rivelandosi uno dei grandissimi successi dell'anno (3º posto tra i singoli più venduti), nonché il primo vero exploit commerciale della PDU con oltre 600.000 copie vendute. Nel mese di luglio esce Mina for You, album in inglese prodotto da James Nebb: cinque dei dodici brani erano già comparsi su Dedicato a mio padre, mentre gli altri vengono pubblicati per la prima volta in Italia su quest'album, che è strettamente legato ai due LP Mina e More than strangers, già prodotti dallo stesso James Nebb per il mercato anglo-sassone. Nebb è anche autore dell'evergreen No Arms Can Ever Hold You (in Italia Nessuno al mondo), che Mina interpreta per l'occasione in versione originale. Augusto Martelli, arrangiatore dell'album, si firma con lo pseudonimo Bob Mitchell.Successivamente esce la raccolta Incontro con Mina, che attinge soprattutto dall'LP I discorsi e dalla produzione a 45 giri del 1968. Nel mese di novembre escono su singolo Un'ombra e I problemi del cuore: entrambe le canzoni vengono inserite (in una versione differente) anche nel nuovo LP Bugiardo più che mai... più incosciente che mai..., edito sempre alla fine dell'anno. Il titolo rimanda al brano principale dell'album, Bugiardo e incosciente, cover de La tieta di Juan Manuel Serrat, tradotta da Paolo Limiti: si tratta di una delle più importanti incisioni di Mina, che segna l'inizio di un evidente progresso interpretativo della cantante.


Nel 1971 sceglie come arrangiatore e direttore d'orchestra Pino Presti, da tempo suo bassista. Diverrà il suo inseparabile arrangiatore e collaboratore musicale di quegli anni e lavorerà per lei fino agli ultimi concerti del 1978[48][49]. I successi Grande, grande, grande (1972) ed E poi... (1973) mostrano una Mina in splendida forma, languida, sensuale, accattivante, tanto da essere la principale musa ispiratrice del celeberrimo duo di compositori Mogol/Lucio Battisti, che le affidarono i successi Insieme (1970), Io e te da soli, Amor mio (1971) e La mente torna (1972). Nel 1972 è di nuovo protagonista di Teatro 10 con Alberto Lupo, con cui canta la sigla finale Parole parole, una delle sue più grandi hit, contenuta nell'album Cinquemilaquarantatre.D'estate, ancora alla Bussola di Bernardini, a Le Focette, tiene una serie di concerti dal vivo che diventano poi disco e "special" televisivo.[50]


Nonostante il ritiro dalle scene, anche in seguito molte delle sue canzoni diventeranno grandi successi, tra cui Anche un uomo (1979), sigla della riedizione del quiz Lascia o raddoppia?; Morirò per te, che nel 1982 riesce ad entrare tra i primi 100 singoli della classifica dance americana di Billboard); Rose su rose, scritta da Massimiliano Pani (1984); Questione di feeling (1985), duetto con Riccardo Cocciante; Via di qua (1986), duetto con Fausto Leali; Lui, lui, lui (1988); Neve (1992); Amore (1994), secondo duetto con Riccardo Cocciante; Volami nel cuore (1996); nonché tutto il disco Mina Celentano, realizzato nel 1998 con Adriano Celentano. Fino alle più recenti Grande amore (1999), Oggi sono io (2001), Vai e vai e vai, Portati via (2005), Mogol-Battisti (2006), duetto con Andrea Mingardi e Adesso è facile (2009), con gli Afterhours, quest'ultimo uno dei pochissimi brani, insieme a Volami nel cuore, Che t'aggia dì ad avere il supporto di un videoclip promozionale, questa volta eccezionalmente realizzato con persone reali (vede infatti protagonista Benedetta Mazzini), al contrario dei precedenti creati nel primo caso con immagini di repertorio, nel secondo sotto forma di cartoni animati e nel terzo completamente al computer.Il tema della canzone Canto largo, contenuta nell'album Olio, è stata la sigla TV della soap opera di Canale 5 Vivere.


In occasione dei suoi settant'anni, abbondantemente celebrati in tv come sul web, viene anche istituita dal gruppo Finelco (Radio 105, Radio Monte Carlo, Virgin Radio) Mina ieri, oggi, domani, una web radio attiva 24 ore su 24 (temporanea dal 19 al 31 marzo, ma poi prorogata a tempo indeterminato), con una programmazione esclusiva riguardante le canzoni di Mina, dai più grandi successi alle meno conosciute. 2ff7e9595c


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